Planimetria Catastale differenze

Differenza tra Visura e Planimetria Catastale: Guida Dettagliata per Professionisti e Privati

Nel complesso panorama immobiliare e burocratico italiano, i termini “Visura Catastale” e “Planimetria Catastale” sono spesso menzionati, ma non sempre compresi nella loro specifica funzione e distinzione. Differenza Visura e Planimetria Catastale. Sebbene entrambi siano documenti rilasciati dal Catasto, essi servono a scopi ben diversi e forniscono informazioni di natura completamente differente. Comprendere questa differenza è cruciale non solo per i professionisti del settore (ingegneri, architetti, geometri, notai, agenti immobiliari) ma anche per i privati cittadini che si apprestano a compiere operazioni immobiliari quali compravendite, donazioni, successioni, o semplicemente per la verifica dei propri beni.

Approfondiamo in dettaglio le caratteristiche, gli scopi e le differenze tra questi due documenti.


1. La Visura Catastale: L’Identikit Testuale dell’Immobile e del Proprietario

La Visura Catastale è un documento di natura prettamente testuale che fornisce un estratto dei dati presenti negli archivi del Catasto (oggi gestito dall’Agenzia delle Entrate). Il suo scopo principale è quello di identificare in modo univoco un immobile e di associare ad esso i dati anagrafici e fiscali del suo o dei suoi intestatari.

Cosa contiene la Visura Catastale?

  • Dati identificativi dell’immobile:
    • Foglio: Identifica la sezione del catasto.
    • Particella (o Mappale): Indica una porzione di terreno o un fabbricato all’interno del foglio.
    • Subalterno: Specifica una singola unità immobiliare all’interno di un fabbricato (es. un appartamento in un condominio).
    • Comune: Il comune in cui è situato l’immobile.
    • Sezione Censuaria (se presente): Ulteriore suddivisione territoriale in alcuni comuni.
  • Dati di classamento dell’unità immobiliare urbana:
    • Categoria Catastale: Indica la destinazione d’uso dell’immobile (es. A/2 per abitazione civile, C/1 per negozi, D/1 per opifici, ecc.).
    • Classe: Esprime il grado di redditività all’interno della stessa categoria (maggiore è la classe, maggiore è la rendita).
    • Consistenza: Per le abitazioni è espressa in vani, per i negozi in mq, per i laboratori in mc.
    • Rendita Catastale: Il valore fiscale dell’immobile, fondamentale per il calcolo di imposte come IMU, TASI, e base per l’imposta di registro in caso di “prezzo-valore”.
  • Dati anagrafici e quote di proprietà degli intestatari (persone fisiche o giuridiche):
    • Nome, cognome, data e luogo di nascita (o denominazione sociale).
    • Codice Fiscale.
    • Diritti reali (proprietà, usufrutto, nuda proprietà, ecc.) e relativa quota di possesso (es. 1/1, 1/2).
  • Dati storici: La visura può mostrare l’evoluzione dei passaggi di proprietà e le modifiche catastali avvenute nel tempo (es. fusioni, frazionamenti).

Quando si utilizza la Visura Catastale?

  • Calcolo imposte: Per il calcolo di IMU, TASI, TARI, e per determinare la base imponibile per l’imposta di registro.
  • Compravendite immobiliari: Per verificare l’intestazione catastale e la rendita dell’immobile oggetto di transazione.
  • Successioni e donazioni: Per l’identificazione degli immobili da inserire nella dichiarazione di successione o nell’atto di donazione.
  • Accesso a mutui e finanziamenti: Le banche la richiedono per la valutazione dell’immobile.
  • Verifica dati personali: Per accertarsi che i propri dati e quelli dell’immobile siano correttamente registrati al Catasto.

2. La Planimetria Catastale: La Rappresentazione Grafica dell’Immobile

La Planimetria Catastale è un disegno tecnico, in scala (solitamente 1:100 o 1:200), che rappresenta graficamente la disposizione interna di una singola unità immobiliare. È, in sostanza, la “piantina” dell’immobile depositata presso il Catasto.

Cosa contiene la Planimetria Catastale?

  • Disposizione interna dei locali: Muri perimetrali, tramezzi, porte, finestre.
  • Vani: Indicazione delle stanze (soggiorno, cucina, camere da letto, bagni, corridoi, ripostigli, ecc.).
  • Spazi esterni: Balconi, terrazzi, giardini privati (se pertinenti all’unità immobiliare).
  • Orientamento: Solitamente è indicata la freccia del Nord.
  • Identificativi: Spesso riporta il numero del subalterno e altri dati catastali.
  • Eventuali annessi: Cantine, soffitte, box auto, se pertinenti all’unità e graficamente rappresentati.

Quando si utilizza la Planimetria Catastale?

  • Verifica di conformità: Per accertare che lo stato di fatto dell’immobile corrisponda a quanto depositato in Catasto (conformità catastale). Questa è una verifica cruciale in ogni operazione immobiliare.
  • Progettazione di interventi: Essenziale per architetti e geometri che devono progettare ristrutturazioni, modifiche interne o efficientamenti energetici.
  • Richiesta di autorizzazioni edilizie: Spesso allegata alle pratiche per permessi di costruire, SCIA, CILA.
  • Redazione di Attestati di Prestazione Energetica (APE): Necessaria per il calcolo della superficie utile e per l’individuazione degli elementi costruttivi.
  • Contratti di locazione o compravendita: Sebbene non obbligatoria in tutti i casi, è spesso allegata per chiarezza e trasparenza tra le parti.

3. Le Differenze Fondamentali: Testo vs. Grafica, Identificazione vs. Rappresentazione

La tabella seguente riassume le principali differenze tra i due documenti:

CaratteristicaVisura CatastalePlanimetria Catastale
NaturaDocumento testuale e numericoDocumento grafico (disegno tecnico)
Scopo PrimarioIdentificare immobile e intestatari; dati fiscali.Rappresentare la disposizione interna dell’immobile.
ContenutoDati anagrafici, identificativi, rendita catastale.Pianta dell’unità immobiliare con vani, muri, finestre.
InformazioniChi possiede cosa e quanto vale fiscalmente.Come è fatto l’immobile al suo interno.
FinalitàFiscale, amministrativa, identificativa.Tecnica, progettuale, di verifica conformità.
Base ImponibileContiene dati per il calcolo delle imposte.Non contiene dati per il calcolo delle imposte.
ConformitàNon attesta la conformità dello stato di fatto.Utilizzata per verificare la conformità stato di fatto-catasto.

Esporta in Fogli

Importante:

  • Valore Probatorio Limitato: Né la visura né la planimetria catastale hanno valore di prova della proprietà. Per accertare la proprietà di un immobile è necessario consultare i registri immobiliari presso la Conservatoria (oggi Servizi di Pubblicità Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate) tramite una Visura Ipotecaria o Ispezione Ipotecaria. Il Catasto, infatti, è un inventario a fini fiscali e non probatori.
  • Obbligo di Conformità: In Italia, la normativa richiede che lo stato di fatto dell’immobile sia conforme ai dati catastali, inclusa la planimetria. In caso di difformità (es. spostamento di un muro interno non dichiarato), è necessario procedere alla regolarizzazione catastale prima di qualsiasi atto di trasferimento immobiliare.

Conclusioni

Visura e Planimetria Catastale sono due facce della stessa medaglia immobiliare, complementari ma con funzioni distinte. La Visura ci dice “chi” possiede “cosa” e “quanto vale” ai fini fiscali; la Planimetria ci mostra “come è fatto” l’immobile. Entrambi sono strumenti indispensabili per operare con trasparenza e sicurezza nel mercato immobiliare, fornendo un quadro completo e dettagliato necessario per ogni valutazione, transazione o intervento di modifica. La loro corretta comprensione e consultazione è il primo passo verso una gestione consapevole e professionale del patrimonio immobiliare.

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